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lunedì 21 maggio 2012

13. I PROPOSITI DI PADRE CARUSO (quattro serie)


LIBRETTO DELLO SPIRITO
Soltanto Dio e le anime
PRIMA SERIE di  Propositi da leggersi ogni mese (nel giorno di ritiro):
1°. Farò ogni primo venerdì del mese il ritiro in preparazione alla morte.
2°. Farò spesso fra giorno atti di umiltà, di fiducia e di desiderio in preparazione alle sante Messe da celebrare e SS. Comunioni da ricevere e di ringraziamento alle sante Messe celebrate e Comunioni ricevute, offrendo a tal uopo le Messe e Comunioni future ed affrettandole col desiderio.
3°. Farò ogni giorno come potrò la via Crucis.
4°.  Reciterò spesso ferventi giaculatorie e specialmente nei pericoli di peccare. Più spesso dirò: “Iesu mitis…”.
5°. Farò a mezzogiorno e la sera l'esame particolare sul difetto predominante. Se nell'esame mi troverò manchevole, dirò: “ O Gesù, d'amore acceso…”
6°. Offrirò sempre la mia povera vita con tutte le sue pene… In unione ai meriti infiniti di Gesù Cristo per la santificazione del clero in ispecie e dell'umanità in genere, debito ordine.
7°.  Correggerò con la massima dolcezza e non castigherò se non dopo aver inutilmente ammonito.
8°. Penserò spesso alla meditazione del mattino, facendovi affetti corrispondenti e dicendo inoltre: “Domine, doce nos orare”.
9°. Curerò diligentemente il decoro della mia Chiesa.
10° Farò almeno ogni tre anni i santi esercizi spirituali.
11°. Farò l'elemosina sempre che mi sarà ragionevolmente richiesta.
12°. Inculcherò di favorire ed aiutare le missioni, specialmente ai miei penitenti, (data occasione) darò io stesso ogni anno un obolo (generoso) per ciascuna opera principale missionaria. Pregherò spesso per le medesime.
13°. Salendo l'altare mi dimenticherò di ogni cosa, ad imitazione di San Francesco di Sales.

 
SECONDA SERIE  di Propositi da leggersi ogni settimana (nel giorno della confessione).
1° Penserò spesso che il mio Vescovo e gli altri miei superiori sono i vicegerenti di Dio per
meglio obbedirli, rispettarli ed amarli.
2°. Discaccerò immediatamente ogni pensiero di vana compiacenza o di vana aspirazione.
3°. Mi terrò più soddisfatto se non riuscirò a far buona figura, anziché se vi riuscirò.
4°. Non mi lagnerò, ma chiederò al Signore di tutto soffrire, tacendo per amore di Lui, senza
desiderare di essere liberato dai travagli.
5°. Mi sforzerò di insegnare più con l'esempio che con la parola.
6°. Nelle offese mi dorrò soltanto del peccato dell'offensore.
7°. Mi terrò indifferente al patire come al godere, prendendo tutto e in ogni circostanza come volontà di Dio. Dirò, quando soffrirò: “Per amore tuo, mio Dio”.
(Chi potrebbe non amarvi, o mia carissima Madre? Sia io eternamente tutto vostro. San Francesco di Sales)
8°. Penserò spesso le mie miserie spirituali e occulterò, potendo, il bene che il Signore fa per mezzo mio.
9°. Curerò che le occupazioni straordinarie non mi impediscano le ordinarie pratiche di pietà.
10°. Non rimanderò ciò che potrò far subito (rationabiliter).
11°. Mi varrò di tutte le opportunità per mortificare il mio corpo ed il mio spirito senza danneggiarli. Cercherò, perciò, di fare la volontà altrui, sempre che non vi è peccato.
12°. Trovandomi con altri curerò di introdurre discorsi spirituali ed istruttivi.
13°. Mi sforzerò a prendere parte a tutte le convenienze comuni, specialmente quando i superiori lo desiderano.
14°. Amerò chi mi è causa di risentimento.
15°. Farò tutto in caritate, ex caritate et ad caritate (A modo di giaculatoria).
Curerò di non confondere la fermezza con la cocciutaggine.
16°. Eviterò sempre di parlare dell'operato irregolare dei superiori (eccetto il padre spirituale o con il suo consenso, almeno presunto).
17°. Per meglio adempiere le opere di misericordia, scriverò ogni giorno su apposito libretto se e come le avrò adempiute nei limiti a me possibili.


TERZA SERIE - Propositi da rinnovarsi nel ritiro mensile.
Farò tutto a gloria… ad onore… e in apparecchio e ringraziamento… Offrendo tutto (anche la mia vita) fin dal mattino e spesso nel giorno.
1°. Fare diligentemente il ritiro mensile.
2°. Fare, dire, pensare tutto ciò  in apparecchio e ringraziamento alla Santa Messa, recitando spesso analoghe giaculatorie con ferventi aspirazioni.
3°. Fare ogni giorno la Via Crucis come mi è possibile.
4°. Tenermi spesso in colloquio con Dio, con la Madonna…, Specialmente intorno al frutto della meditazione…
5°. Fare l'esame particolare… a pranzo e a cena.
6°. Fare appena svegliato e rinnovare spesso l'offerta della mia vita delle mie pene… in unione ai meriti di Gesù Cristo e alle Sante Messe, a gloria del Signore, ad onore della Madonna, a santificazione…, a suffragio… e in apparecchio e ringraziamento.
7°. Andando a letto, mediterò sulle cinque piaghe del Signore.
Rinnovare spesso e mettere in pratica il proposito particolare (pazienza, prudenza) della meditazione.
8°. Fare ogni tre anni gli esercizi spirituali.
9°. Non negare l'obolo a chi ragionevolmente lo richiede.
10°. Favorire le missioni con la preghiera, l'esortazione e l'obolo.
11°. Considerare i superiori come vicegerenti di Dio.
12°. Insegnare più con l'esempio che con la parola.
13°. Non urtare gli altri, anche se occorre tacere su cose che per sé dovrei dire, riservandomi di dirle a Gesù. Cedere per amore di Dio anche di fronte a chi mi fa ingiustizie avanti.
14°. Propagare la devozione al Sacro Cuore e alla Madonna.
15°. Mi tratterrò ogni sera con Gesù dicendo dapprima così: Vergine Santissima, Gesù è il pittore, io sono la tela, preparatemi affinché Gesù faccia di me una sua bella immagine. O Gesù, eccomi innanzi a Voi, trasformatemi senza preoccupazioni di sorta. (Stare ogni giorno qualche tempo innanzi al tabernacolo, per ascoltare Gesù e parlargli cuore a cuore: 5 diversi atti).
16°. Distaccarmi da tutto ciò e da tutto di Eva me stesso, per meglio amare Dio e tutti in Lui e disinteressarmi per quanto è possibile delle cose di famiglia.
17°. Eserciterò la carità interna ed esterna, specialmente verso i sacerdoti e più specificamente difendendoli, scusandoli e sarò ospitale con essi.
-          Vixine, sicut docui? = Ho vissuto, come ho insegnato?
-          Tantum proficies quantum tibi ipsi vim  in tuberis (da Imitazione di Cristo) = Progredirai tanto quanto farai violenza su te stesso.
-          Grande malum  propria voluntas (San Bernardo) = E’ un grande danno (seguire) la propria volontà.
-          Se avrò la grazia fino alla fine del prossimo gennaio, andrò a Lourdes.
18°. Leggerò il capitolo sulla necessità della custodia del cuore a pag. 293 di Anima di Apostolo. Per la custodia del cuore, vedere Dio in tutto.
19°. Premettere ad ogni azione liturgica un po' di riflessione sulla importanza della medesima.


QUARTA SERIE
1°. Curare diligentemente il decoro della mia chiesa.
2°. Vivere abbandonato alla misericordia di Dio e alla sua provvidenza.
3°. Dimenticare ogni cosa nel salire all'altare ed attendere a ciascuna occupazione senza preoccupazione, specie nelle confessioni.
4°. Rigettare con disgusto ogni vana compiacenza: accettare ogni umiliazione e goderne.
Non parlare né pensare di ciò che può tornare a mia lode. Non a me, ma a Gesù la gloria.
5°. Non lagnarmi nei travagli, ma soffrire tacendo, per abbandonarmi in Dio, prendendo tutto con amore come volontà sua e non desiderare che altri abbia(no) compassione di me.
6°. Beneficare chi mi offende e dolermi soltanto del peccato di lui.
7°. Occultare opportune il bene che il Signore fa per mezzo mio e far conoscere prudentemente le mie manchevolezze.
8°. Non rimandare ciò che può farsi subito.
9°. Fare la volontà dei superiori sempre che non vi è peccato, anche se non  espressa in forma di comando.
10°. Con altri trattenermi in cose spirituali o istruttive o almeno utili. Evitare i pensieri inutili.
11°. Non parlare dell'opera irregolare dei superiori, eccetto al padre spirituale o col di lui consenso, almeno presunto.
12°. Se mi si richiede del mio ministero in momenti in cui mi è moralmente impossibile, risponderò soltanto: “Mi dispiace, ma non posso”. Non devo pretendere di persuaderli della mia impossibilità.
13°. Tra due opinioni seguirò, in pratica, l'altrui e non la mia, se non vi è peccato.
14°. Pregherò perché nelle occasioni di risentimento distragga subito l'attenzione da esse e penserò che Gesù e Maria mi invitano a comportarmi dolcemente col loro amore pieno di sacrifici. Lo stesso farò nelle difficoltà, pensando che Gesù e Maria mi invitano ad affrontarle e a sostenerle.
15°. Preferirò di fare considerare l'ingratitudine del peccato verso Gesù, anziché il castigo ad esso riservato, sia in confessione che al pulpito.
16°. Mi alzerò al primo tocco.
17°. Nullum  penitentiae instrumentum sine Directoris expressa permissione = Nessuno strumento di penitenza senza il permesso esplicito del direttore (spirituale).
Amplius director  cogitatione ad deliberandum. Non urget permissio directoris specialis, quia adest permissio generica in qua continetur, modo servetur discretio = sincerità e discrezione nel rapporto con il direttore spirituale!
18°. Ogni giorno di confessione rivedrò e regolarizzerò, occorrendo, le mie cose spirituali e temporali per la mia morte e mi farò la protesta…
19°. Nell'operare voglio aver sempre presente: “Qid hoc ad aeternitatem”?
20°. Per le confessioni (chiamate straordinarie del vescovo) obbedire subito; per le giornate di straordinario concorso recarmi alle nove e la sera per un'ora.
21°. Seguire s(empre) l'opinione favorevole l'obbedienza;
22°.  Sufficit cuiusque diei malitia sua; perciò mi propongo di vivere il momento presente sotto gli sguardi di Dio, senza preoccupazioni per l'avvenire.

RITIRO MENSILE
La sera precedente pregherò per ottenere di farlo bene, leggerò q. ricordi e disporrò tutto  per la buona riuscita di esso. Il mattino, appena svegliato, dopo la solita offerta, ripenserò alla disposizione fatta la sera precedente. Mi raccoglierò per quel tempo che mi sarà possibile; e mi esaminerò sui propositi mensili e settimanali e li rinnoverò… Più mi esaminerò sull'adempimento in genere dei miei doveri verso Dio, me stesso e il prossimo; farò il confronto col mese precedente e stabilirò il da farsi specie riguardo ai seminaristi, convittori e penitenti nel mese in corso.
Farò l'offerta di Sant'Ignazio nel modo seguente:
“ Eterno Signore di tutte le cose, io faccio la mia oblazione col vostro favore ed aiuto, davanti alla vostra infinita bontà e davanti alla vostra Madre gloriosa e tutti i Santi e le Sante della corte celeste; io voglio e desidero ed è mia determinazione deliberata (solo che sia di vostro maggior servizio e gloria) imitarvi nel soffrire tutte le ingiurie ed ogni vituperio ed ogni povertà sia attuale come spirituale, volendomi vostra Santissima Maestà eleggere e  ricevere in tale vita e stato”.
Rinnoverò l'atto di oblazione di anima vittima.
Chiuderò con la protesta della buona morte.
Dopo aver riletto i propositi degli ultimi esercizi.
(Su una pagella del Cuore di Gesù Padre Caruso ha scritto:)
Ricordati:
  1. di parlare a Maria, come puoi, in tutte le feste di lei;
  2. (di prendere circa due terzi del p(ranzo) e della c(ena));
  3. di amare e cercare il tuo annientamento;
  4. di leggere spesso il trattato “De irregularibus”;
  5. importi pen(itenza) dopo esame;
  6. non dare a chi chiede durante la confessione. 

ALTRI PENSIERI-PROPOSITI
1          1.   Ogni volta che entro in confessionale voglio fare un atto d’immolazione e pregare Gesù e 
                Maria che mi aiutino ad immolarmi, e voglio dire: Mio Gesù, Madonna mia, voi avete portato 
                le  vostre croci, io voglio portare le mie. Aiutatemi!
  1. Per la custodia del cuore vedere tutto in Dio e Dio in tutto.
  2. Premetto riflessione ad ogni azione liturgica.
  3. Fare l'esame particolare se vigilante, fervoroso, supplichevole, amante abbastanza… Impormi penitenza.
  4. Pensare che non combatto da solo.
  5. Custodia del cuore e tenersi unito a Dio.
  6. La vita attiva dev’essere l’effusione della vita interiore e noi dobbiamo essere ostensori viventi, come Maria.
 
PROPOSITI anno 1946-1950 

  1.   Non posso più mettere in dubbio che quello che avviene in me da qualche tempo avviene per volontà di Dio e che, perciò, io non ne sono responsabile. Farei molto male se lo mettessi in dubbio, perché darei adito all'avvilimento.
  2. Sono obbligato a conservare la pace del mio spirito e, perciò, debbo distoglier il pensiero da tutto ciò che possa turbarla.
  3. Sono obbligato a non pensare più alla confessione straordinaria.
  4. Oggi 3.6.1946 mi è stato proibito di pensare più alle confessioni di questi ultimi 16 anni.
  5. Oggi 15.10.1950 mi è stato proibito di accusare e di precisare  qualsiasi peccato di tutta la mia vita.






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